Una premessa importante: dal momento i cui ho iniziato a raccogliere opinioni e testimonianze sull’esposizione “UP PATRIOTS TO ARMS” di Hogre e Guerrilla Spam, questa si è trasformata in “UP CENSORS TO ARMS“, nuova esposizione, autorizzata, del Comune di Milano, visibile 24 ore su 24, ingresso libero.Eh vabbè, la legge della strada (e della censura, purtroppo). Grazie alle testimonianze degli artisti che hanno preso parte ad UP PATRIOTS TO ARMS, “un’esposizione scandalosa, autogestita e non autorizzata, creata da:
2501, 9 Periodico, ADR, Alberonero, Alberto Della Beffa, Alessandro Grazi, Alessandro Torri, Alex Caligaris, Alpac, Andrea Marchese, Aris, Arturo 56, Au Osce, B’13, Banano Connection, Biodpi, BOL23, Bue 2530, Cancelletto, Canemorto, Carlitops, Carol Sinisi, Castaldi Francesco, Centina, Centon, Charlò, Chekos Art, Chiara Luzi, Cikita, Collettivo FX, Compagnia del Coprifuoco, Corn 79, Decay, Dissenso Cognitivo, Dogukan, Dottor Porka, Elfo, Elkemi, ER7, Espi, Exit Enter, Federico Tomoz Bandini, Flavia Dodi, Florian, Frank Lucignolo, Freno per Sciacalli, Frenulo, Fuzzi, Gabriella Saiello, Gaia, Galo, Giorgio Bartocci, Giovanni Casini, Glue Squad, Grande P, Guerrilla SPAM, Halo Halo, Hogre, Hopnn, Inyan, Jameer, James Boy, K2M, Kokore, Kraion, Krea Shit, Leonardo Suozzo, Luca Ledda, Lucamaleonte, Marco Ferrarini, Martoz, Matteo Colantoni, Mattia Vegni, Meko, Mollaseconda, MP5, Nebraska, Nicola Alessandrini, O’Kane, Omino71, Otti Art, Ox Crew, Paola Lesina, Paolo Carlini, Pepe Coibermuda, Pescegatto D, Peto, Pig, PsikoPatik, Raw Tella, Red, RMO 8120, RO, Samuele Vesuvio, Scoro, SeaCreative, Secle, Simone Pieralli, Snem, Sola, Solo Odio, SR, Stelleconfuse, StencilNoire, Tadh, Tomasz Sulej & Katurn, Uber, Ufo5, Uno, Vlady Art, Werther, YP-BI, Zibe, Karl Max
a Milano, Parco della Martesana, 1 Maggio 2015″ possiamo ripercorrerla insieme.
Dopo la Shit Art Fair 2 a Torino, a cui noi di Urban Lives abbiamo partecipato, i Guerrilla Spam sono tornati con una nuova dissacrante iniziativa di attacchinaggio, previa reclutazione di artisti chiamati a partecipare da tutta Italia.
Mai come questa volta l’adesione è stata di massa: ben 130 artisti. L’invito all’oltraggio aveva stavolta lo scopo di realizzare un evento parallelo a Expo 2015: soggetto prescelto “il membro maschile, l’unico accostabile alle logiche mafiose che hanno caratterizzato l’organizzazione e la costituzione di un evento davvero scandaloso; contro le esposizioni scandalose e contro la sessualità alienata, tiriamo fuori le nostre pistole!”.
Sui social network la notizia è rimbalzata con una velocità impressionante, con commenti divertenti quali “banane al governo” o “una mostra con i controcazzi” o (giustamente) “sono cazzi dell’Expo”.
Grazie a un’idea dei Guerrilla Spam ho raccolto le testimonianze schiette, scurrili, divertenti, serie, meditate, costruttive di alcuni degli artisti reclutati, che ringrazio tantissimo.
E mi raccomando… leggetele tutte. Sennò so cazzi 😉
Snem:
Ancora oggi ci sono cose che suscitano scandalo e molto banalmente l’organo genitale maschile è una di queste. “UP PATRIOTS TO ARMS” organizzato da Guerrilla Spam e Hogre, è un evento parallelo a “EXPO 2015”, che di scandaloso ha fin troppo. È stato affascinante ritrovarsi a Milano, nel Parco della Martesana durante la notte, con l’umidità, il suono costante dell’acqua che scorre lungo il naviglio e il lavoro di squadra, come se, almeno per qualche ora, facessimo tutti parte di una comunità. Ho accettato l’invito di Guerrilla Spam, partecipando fisicamente all’iniziativa, perché penso sia necessario essere presenti a fare ciò in cui si crede.
Canemorto:
Er cazzo se po di’ radica, ucello, Cicio, nerbo, tortore, pennarolo, Pezzo-de-carne, manico, cetrolo, Asperge, cucuzzola e stennarello. Cavicchio, canaletto e chiavistello. Er gionco, er guercio, er mio, nerchia, pirolo, Attaccapanni, moccolo, bruggnolo, Inguilla, torciorello e manganello…”
Se il l’oltraggioso atto dei guerriglieri Spam vi ha fatto storcere il naso poi non venite a fare i finti intellettuali hipster, che qua sopra non l’abbiamo detto noi, ma Gioacchino Belli che se avesse avuto della colla avrebbe fatto lo stesso.
Sui social network la notizia è rimbalzata con una velocità impressionante, con commenti divertenti quali “banane al governo” o “una mostra con i controcazzi” o (giustamente) “sono cazzi dell’Expo”.
Grazie a un’idea dei Guerrilla Spam ho raccolto le testimonianze schiette, scurrili, divertenti, serie, meditate, costruttive di alcuni degli artisti reclutati, che ringrazio tantissimo.
E mi raccomando… leggetele tutte. Sennò so cazzi 😉
Snem:
Ancora oggi ci sono cose che suscitano scandalo e molto banalmente l’organo genitale maschile è una di queste. “UP PATRIOTS TO ARMS” organizzato da Guerrilla Spam e Hogre, è un evento parallelo a “EXPO 2015”, che di scandaloso ha fin troppo. È stato affascinante ritrovarsi a Milano, nel Parco della Martesana durante la notte, con l’umidità, il suono costante dell’acqua che scorre lungo il naviglio e il lavoro di squadra, come se, almeno per qualche ora, facessimo tutti parte di una comunità. Ho accettato l’invito di Guerrilla Spam, partecipando fisicamente all’iniziativa, perché penso sia necessario essere presenti a fare ciò in cui si crede.
Canemorto:
Er cazzo se po di’ radica, ucello, Cicio, nerbo, tortore, pennarolo, Pezzo-de-carne, manico, cetrolo, Asperge, cucuzzola e stennarello. Cavicchio, canaletto e chiavistello. Er gionco, er guercio, er mio, nerchia, pirolo, Attaccapanni, moccolo, bruggnolo, Inguilla, torciorello e manganello…”
Se il l’oltraggioso atto dei guerriglieri Spam vi ha fatto storcere il naso poi non venite a fare i finti intellettuali hipster, che qua sopra non l’abbiamo detto noi, ma Gioacchino Belli che se avesse avuto della colla avrebbe fatto lo stesso.
Il buonvecchio Gioacchino Belli se avesse avuto della colla sarebbe stato anche lui sotto i ponti.
Stelleconfuse:
Il mondo dell’arte si prende troppo sul serio e diventa sempre più orientato ad un determinato tipo di consumatore. Up Patriots to Arm è un progetto “oltraggioso” e senza compromessi che riporta l’artista ad essere un motivatore culturale e l’arte, libera dalla sua mercificazione, riconquista la sua valenza anarchica.
Giorgio Bartocci:
UP PATRIOTS TO ARMS è stata un’operazione artistica interessante sotto i molteplici punti di vista che avvolgono questo periodo storico sia della street art che delle vicende italiane sociali molto pesanti! Ritengo sia stata un action notevole, FINALMENTE COLLETTIVA con la C maiuscola!
Bol23:
Quello che secondo me distingue un artista da un artigiano è che il primo è “una persona la cui attività si esprime nel campo dell’arte” (cit. wiki). Esprimersi è stata la possibilità data dal progetto e speriamo che questo stimoli la schiera di street artist in erba a lasciare la decorazione/riqualificazione urbana agli artigiani.
Collettivo FX:
130 cazzi per Expo. Idea dei Guerrilla SPAM e Hogre a cui abbiamo partecipato stravolentieri perché è ironica, intelligente, coinvolgente e soprattutto a un cazzo (non a caso) di atteggiamento giusto nell’affrontare le cose: non patetico, parecchio produttivo, con la voglia di creare connessione e soprattutto di sbattersi; quel modo di fare più anti expo di mille slogan.
Attenti ai Guerrilla che stanno portando aria nuova in strada e in quel contorto “mondo della Street art”.
Omino71
Due pensieri:
– appena è stato accennato il tema di questa chiamata alle armi non ho potuto non pensare a “er padre de li santi” del Belli e c’è poco da aggiungere
– un secondo dopo mi sono ricordato delle chiacchierate fatte con Stefano Cristi (il mio compagno di incursioni catalane) sulla necessità di smitizzare la virata stilosa della street art e tornare alle sane provocazioni cominciando proprio col ridisegnare le cippe sui muri (presenza fissa su tutti i bagni pubblici ma non solo, basti pensare alla scena mitica di Alberto Sordi nel film “sono un fenomeno paranormale” https://www. youtube.com/watch?v= lhSNvlXv40A
DissensoCognitivo
Al momento della chiamata alle armi ero in un piccolo villaggio in Finlandia e mi era molto difficile spedire un’opera. Ho preparato un piccolo poster in digitale e gli Spam sono stati così gentili da stamparlo per l’attacchinaggio. Al mio ritorno in Italia, ho avuto modo di passare per Milano agghindata a Expo. L’impressione che ne ho ricavato è stata quella di un teatro di posa, con le scenografie alzate per salvare le apparenze. Ma forse mi sono sbagliato: del resto chi siamo noi per rovinargli la festa?
Halo Halo
L’opportunità di disegnare dei Cazzi mi ha divertito da subito e in effetti non l’avevo mai fatto prima. Che divertimento davvero! Che Forma! Pure il fatto di disegnarli di getto un po’ amminnchia senza gli svarioni soliti è stato proprio una ”figata”. Mi sono sentito libero. Grazie Spam Grazie Hogre Grazie a Tutti! Yeah
Vladyart:
Ho conosciuto di presenza i ragazzi di Guerrilla Spam a Torino, novembre 2014, poco prima di Shit Art Fair. Quella volta però ero in città per altri impegni e non potei unirmi all’azione. Dissi quindi che sarà per la prossima volta.
Per Invito all’oltraggio ho ricevuto l’invito e ho deciso di accettare. Premetto che io non mi esprimo nell’arte urbana in questi termini, cioè non faccio paste up o guerrilla, ne rappresento motivi – icone con le quali tappezzo la città. Però avevo voglia di dire la mia sull’Expo in modo corale e creativo, l’unico modo per me esaltante. Difatti non solo l’unico che ha dato uno strappo alla regola e per questa volta ha prodotto qualcosa da incollare; tra i posters pervenuti ci sono quelli di 2501, Elfo, Dott. Porka’s, Lucamaleonte e Mp5, gente navigata che di certo non si occupa di bombing con la carta. Ho voluto stavolta esserci di presenza, dare una mano sia con la scopa che con le foto. Mi piace il motore che spinge le passioni di Andrè, come di Hogre. La passione nostra è la stessa, benché come ho detto, poi ognuno fa un’arte radicalmente diversa ed ha anche amici diversi. Senza di loro (Andrè e Hogre), non ci sarebbe stato l’evento ma senza 130 artisti e 350 disegni, l’evento non sarebbe stato un’evento. Ringrazio/saluto anche i ragazzi di Reggio Emilia, perché il loro contributo quella notte è stato determinante. Chi c’è stato ha fatto un pezzo di storia del 2015.
PsikoPatik:
Il primo approccio è stato con le Poste Italiane, arrivo con il rotolo di disegni prendo il numerino attendo e parlo con l’addetto, mi viene detto che è meglio srotolare il tutto e piegare i disegni. Ho srotolato per terra i poster, con addosso gli occhi di più vecchiette curiose, quando si son trovate davanti 4 minchie diverse di 1 metro e mezzo han mostrato nel viso il tanto amore che hanno ancora da dare…. Il tutto poteva essere risparmiato perché son riuscito a trovare il tempo di salire con Fx per la magica nottata, in una Milano piena di elicotteri della polizia per l’imminente Expo, Noexpo e ancora piena di ruspe in mezzo alla strada. Ho finalmente conosciuto i Guerrilla con cui avevo solo rapporti ”telematici” e altri bravi uaglioni con cui ho attaccato fino alle 4 di mattina centinaia di organi.
Gran nottata.
HOPNN:
Lavorare con i Guerrilla spam,é sempre un piacere, già da Shit art fair 2. Questa azione collettiva dal basso è stata per me un’occasione unica e stimolante. Mentre preparavo i poster dei cazzi in studio ridevo da solo e mi sono divertito come alle elementari, grazie SPAM.
ZIBE:
Inizio con la premessa che dall’ultimo evento open call di poster a cui ho partecipato, che fu a Roma, intitolato International Poster Art, 16 maggio-16 giugno 2008, avevo scelto di non aderire più a cose del genere, ma essendo stato coinvolto da nuove leve di cui nutro una profonda stima ed affetto e che l’oggetto dell’evento/mostra
aveva una prerogativa sociale e di contro-informazione su di un tema che mi sta particolarmente a cuore, abitando la città di Milano, quale EXPO, e anche se all’inizio rimasi un pò sconcertato dal fatto che, forse in modo sarcastico i ragazzi in questione, misero come sottotitolo della chiamata pubblica: “con il patrocinio di”…
Cosa che le istituzioni usano spesso al fine di promuovere iniziative, non ho saputo resistere. I motivi sono tanti.
Una cosa che mi ha spinto maggiormente a partecipare è stata la scelta del tema scelto dai miei amici, il fallo, molto spesso ho disegnato ed ora un pò più di rado personaggi con forma falloide, che a mio avviso raffiguravano un pò quello che abbiamo attorno, passatemi il termine… è pieno di teste di cazzo in giro. Un altro aspetto è che secondo me è giusto che ci sia coinvolgimento e confronto tra chi opera in questa disciplina come si è fatto fino a qualche hanno fa, è questa la cosa bella di chi disegna per le strade, cercando di esprimere ad un pubblico inconsapevole e spesso contrario le proprie idee. Poi sono sempre più convinto che questo tipo di auto-gestioni siano alla base del nostro movimento, senza troppe invidie e senza doppi fini e senza sedicenti professionisti curatori. Ormai chi dice di fare street art non si confronta più né con gli altri né con la strada, ma cerca di vendere un proprio prodotto che spesso è sterile e non dice nulla. L’ultimo motivo è che lo pseudonimo da me usato, che non è altro che il soprannome di un ragazzo che non c’è più, Zibe, vuol proprio dire “pisello” nel senso fallico in arabo.
E se mi passate anche questo ultimo pensiero… Sarebbe ora che la gente, i miei amici, e chi disegna in generale si prendesse meno sul serio che non vuol dire cazzeggiare e ritornasse da dove si è partiti…
Riorganizzare le cose piacevoli di una volta come le passeggiate notturne gli incontri nei parchetti, il confronto e il piacere di fare le cose in modo si competitivo ma giocoso. Poi ben venga per chi se n’è fatto un lavoro e ci campa assieme alla famiglia… ma senza tralasciare il lato “bello” di questa cosa.
ADR:
Photo credits: Guerrilla Spam & Vladyart
Stelleconfuse:
Il mondo dell’arte si prende troppo sul serio e diventa sempre più orientato ad un determinato tipo di consumatore. Up Patriots to Arm è un progetto “oltraggioso” e senza compromessi che riporta l’artista ad essere un motivatore culturale e l’arte, libera dalla sua mercificazione, riconquista la sua valenza anarchica.
Giorgio Bartocci:
UP PATRIOTS TO ARMS è stata un’operazione artistica interessante sotto i molteplici punti di vista che avvolgono questo periodo storico sia della street art che delle vicende italiane sociali molto pesanti! Ritengo sia stata un action notevole, FINALMENTE COLLETTIVA con la C maiuscola!
Bol23:
Quello che secondo me distingue un artista da un artigiano è che il primo è “una persona la cui attività si esprime nel campo dell’arte” (cit. wiki). Esprimersi è stata la possibilità data dal progetto e speriamo che questo stimoli la schiera di street artist in erba a lasciare la decorazione/riqualificazione urbana agli artigiani.
Collettivo FX:
130 cazzi per Expo. Idea dei Guerrilla SPAM e Hogre a cui abbiamo partecipato stravolentieri perché è ironica, intelligente, coinvolgente e soprattutto a un cazzo (non a caso) di atteggiamento giusto nell’affrontare le cose: non patetico, parecchio produttivo, con la voglia di creare connessione e soprattutto di sbattersi; quel modo di fare più anti expo di mille slogan.
Attenti ai Guerrilla che stanno portando aria nuova in strada e in quel contorto “mondo della Street art”.
Omino71
Due pensieri:
– appena è stato accennato il tema di questa chiamata alle armi non ho potuto non pensare a “er padre de li santi” del Belli e c’è poco da aggiungere
– un secondo dopo mi sono ricordato delle chiacchierate fatte con Stefano Cristi (il mio compagno di incursioni catalane) sulla necessità di smitizzare la virata stilosa della street art e tornare alle sane provocazioni cominciando proprio col ridisegnare le cippe sui muri (presenza fissa su tutti i bagni pubblici ma non solo, basti pensare alla scena mitica di Alberto Sordi nel film “sono un fenomeno paranormale” https://www.
DissensoCognitivo
Al momento della chiamata alle armi ero in un piccolo villaggio in Finlandia e mi era molto difficile spedire un’opera. Ho preparato un piccolo poster in digitale e gli Spam sono stati così gentili da stamparlo per l’attacchinaggio. Al mio ritorno in Italia, ho avuto modo di passare per Milano agghindata a Expo. L’impressione che ne ho ricavato è stata quella di un teatro di posa, con le scenografie alzate per salvare le apparenze. Ma forse mi sono sbagliato: del resto chi siamo noi per rovinargli la festa?
Halo Halo
L’opportunità di disegnare dei Cazzi mi ha divertito da subito e in effetti non l’avevo mai fatto prima. Che divertimento davvero! Che Forma! Pure il fatto di disegnarli di getto un po’ amminnchia senza gli svarioni soliti è stato proprio una ”figata”. Mi sono sentito libero. Grazie Spam Grazie Hogre Grazie a Tutti! Yeah
Vladyart:
Ho conosciuto di presenza i ragazzi di Guerrilla Spam a Torino, novembre 2014, poco prima di Shit Art Fair. Quella volta però ero in città per altri impegni e non potei unirmi all’azione. Dissi quindi che sarà per la prossima volta.
Per Invito all’oltraggio ho ricevuto l’invito e ho deciso di accettare. Premetto che io non mi esprimo nell’arte urbana in questi termini, cioè non faccio paste up o guerrilla, ne rappresento motivi – icone con le quali tappezzo la città. Però avevo voglia di dire la mia sull’Expo in modo corale e creativo, l’unico modo per me esaltante. Difatti non solo l’unico che ha dato uno strappo alla regola e per questa volta ha prodotto qualcosa da incollare; tra i posters pervenuti ci sono quelli di 2501, Elfo, Dott. Porka’s, Lucamaleonte e Mp5, gente navigata che di certo non si occupa di bombing con la carta. Ho voluto stavolta esserci di presenza, dare una mano sia con la scopa che con le foto. Mi piace il motore che spinge le passioni di Andrè, come di Hogre. La passione nostra è la stessa, benché come ho detto, poi ognuno fa un’arte radicalmente diversa ed ha anche amici diversi. Senza di loro (Andrè e Hogre), non ci sarebbe stato l’evento ma senza 130 artisti e 350 disegni, l’evento non sarebbe stato un’evento. Ringrazio/saluto anche i ragazzi di Reggio Emilia, perché il loro contributo quella notte è stato determinante. Chi c’è stato ha fatto un pezzo di storia del 2015.
PsikoPatik:
Il primo approccio è stato con le Poste Italiane, arrivo con il rotolo di disegni prendo il numerino attendo e parlo con l’addetto, mi viene detto che è meglio srotolare il tutto e piegare i disegni. Ho srotolato per terra i poster, con addosso gli occhi di più vecchiette curiose, quando si son trovate davanti 4 minchie diverse di 1 metro e mezzo han mostrato nel viso il tanto amore che hanno ancora da dare…. Il tutto poteva essere risparmiato perché son riuscito a trovare il tempo di salire con Fx per la magica nottata, in una Milano piena di elicotteri della polizia per l’imminente Expo, Noexpo e ancora piena di ruspe in mezzo alla strada. Ho finalmente conosciuto i Guerrilla con cui avevo solo rapporti ”telematici” e altri bravi uaglioni con cui ho attaccato fino alle 4 di mattina centinaia di organi.
Gran nottata.
HOPNN:
Lavorare con i Guerrilla spam,é sempre un piacere, già da Shit art fair 2. Questa azione collettiva dal basso è stata per me un’occasione unica e stimolante. Mentre preparavo i poster dei cazzi in studio ridevo da solo e mi sono divertito come alle elementari, grazie SPAM.
ZIBE:
Inizio con la premessa che dall’ultimo evento open call di poster a cui ho partecipato, che fu a Roma, intitolato International Poster Art, 16 maggio-16 giugno 2008, avevo scelto di non aderire più a cose del genere, ma essendo stato coinvolto da nuove leve di cui nutro una profonda stima ed affetto e che l’oggetto dell’evento/mostra
aveva una prerogativa sociale e di contro-informazione su di un tema che mi sta particolarmente a cuore, abitando la città di Milano, quale EXPO, e anche se all’inizio rimasi un pò sconcertato dal fatto che, forse in modo sarcastico i ragazzi in questione, misero come sottotitolo della chiamata pubblica: “con il patrocinio di”…
Cosa che le istituzioni usano spesso al fine di promuovere iniziative, non ho saputo resistere. I motivi sono tanti.
Una cosa che mi ha spinto maggiormente a partecipare è stata la scelta del tema scelto dai miei amici, il fallo, molto spesso ho disegnato ed ora un pò più di rado personaggi con forma falloide, che a mio avviso raffiguravano un pò quello che abbiamo attorno, passatemi il termine… è pieno di teste di cazzo in giro. Un altro aspetto è che secondo me è giusto che ci sia coinvolgimento e confronto tra chi opera in questa disciplina come si è fatto fino a qualche hanno fa, è questa la cosa bella di chi disegna per le strade, cercando di esprimere ad un pubblico inconsapevole e spesso contrario le proprie idee. Poi sono sempre più convinto che questo tipo di auto-gestioni siano alla base del nostro movimento, senza troppe invidie e senza doppi fini e senza sedicenti professionisti curatori. Ormai chi dice di fare street art non si confronta più né con gli altri né con la strada, ma cerca di vendere un proprio prodotto che spesso è sterile e non dice nulla. L’ultimo motivo è che lo pseudonimo da me usato, che non è altro che il soprannome di un ragazzo che non c’è più, Zibe, vuol proprio dire “pisello” nel senso fallico in arabo.
E se mi passate anche questo ultimo pensiero… Sarebbe ora che la gente, i miei amici, e chi disegna in generale si prendesse meno sul serio che non vuol dire cazzeggiare e ritornasse da dove si è partiti…
Riorganizzare le cose piacevoli di una volta come le passeggiate notturne gli incontri nei parchetti, il confronto e il piacere di fare le cose in modo si competitivo ma giocoso. Poi ben venga per chi se n’è fatto un lavoro e ci campa assieme alla famiglia… ma senza tralasciare il lato “bello” di questa cosa.
ADR:
Premessa (Chiarisco la mia posizione su EXPO)
Se le dinamiche della realizzazione fossero state altre io non sarei stato affatto contrario all’esposizione universale, l’avrei reputata un’ottima opportunità. Ma il problema è proprio alla base, al di là delle vicende interne, consuete al nostro Paese, come l’associazione a delinquere, la corruzione e la truffa, è inaccettabile che per “Nutrire il pianeta” siano state coinvolte le principali aziende del settore alimentare famose nel trascurare la qualità dei prodotti impiegati. Inoltre trovo inaccettabile che venga stimata una spesa di 14 miliardi per realizzare l’evento attraverso il quale bisogna “assicurare un’alimentazione sana e di qualità a tutti gli esseri umani per eliminare fame, sete, mortalità infantile e malnutrizione.”. Per quel che mi riguarda sono sempre interessato ad introdurre nei miei lavori l’attualità, essere attento, in alcuni casi anche critico nei confronti della società. Nel momento in cui SPAM mi ha illustrato il progetto, la chiamata alle armi non poteva essere rifiutata. Avevamo un tema: l’Expo; e uno “strumento” con cui affrontarlo: il cazzo! Ecco questi due fattori se moltiplicati possono offrire migliaia di spunti, e così è stato, il risultato finale ha portato a dei capolavori.
Se le dinamiche della realizzazione fossero state altre io non sarei stato affatto contrario all’esposizione universale, l’avrei reputata un’ottima opportunità. Ma il problema è proprio alla base, al di là delle vicende interne, consuete al nostro Paese, come l’associazione a delinquere, la corruzione e la truffa, è inaccettabile che per “Nutrire il pianeta” siano state coinvolte le principali aziende del settore alimentare famose nel trascurare la qualità dei prodotti impiegati. Inoltre trovo inaccettabile che venga stimata una spesa di 14 miliardi per realizzare l’evento attraverso il quale bisogna “assicurare un’alimentazione sana e di qualità a tutti gli esseri umani per eliminare fame, sete, mortalità infantile e malnutrizione.”. Per quel che mi riguarda sono sempre interessato ad introdurre nei miei lavori l’attualità, essere attento, in alcuni casi anche critico nei confronti della società. Nel momento in cui SPAM mi ha illustrato il progetto, la chiamata alle armi non poteva essere rifiutata. Avevamo un tema: l’Expo; e uno “strumento” con cui affrontarlo: il cazzo! Ecco questi due fattori se moltiplicati possono offrire migliaia di spunti, e così è stato, il risultato finale ha portato a dei capolavori.
La realizzazione del mio poster è dovuta a diverse ragioni, sicuramente sono stato influenzato dal fatto che l’agricoltura fosse uno dei temi principali di Expo 2015. Ma ovviamente è chiaro il riferimento a Foody, la mascotte dell’evento realizzata da Disney, che prende spunto da “L’Ortolano” di Giuseppe Arcimboldo. Dopo la presentazione questa ha subito diverse critiche, in particolare riporto le parole di Oliviero Toscani: “Questa è una parodia, una presa in giro dell’Arcimboldo. Fosse una riscoperta di un grande artista sarebbe una cosa degna.”.. Per finire ho pensato al lancio di frutta e verdura, simbolo di contestazioni, avvenuto più volte nel corso della storia, quindi ho realizzato l’organo genitale maschile sovrapponendo diversi frutti, verdure e ortaggi.
Mi sarebbe piaciuto essere a Milano e aiutare i ragazzi con colla, rulli e pennelli, ma per diverse ragioni non mi è stato possibile, quindi dopo aver sentito Andrea, tramite amici ho inviato i poster a Giorgio Bartocci. Bisogna rendere merito a Guerrilla Spam e Hogre, l’open call ha messo insieme tantissimi artisti, che hanno contribuito alla realizzazione di un evento fruibile a chiunque, divertente, ma ricco di indignazione, e di consueto l’indignazione ha portato a grandi opere d’arte.
Mi sarebbe piaciuto essere a Milano e aiutare i ragazzi con colla, rulli e pennelli, ma per diverse ragioni non mi è stato possibile, quindi dopo aver sentito Andrea, tramite amici ho inviato i poster a Giorgio Bartocci. Bisogna rendere merito a Guerrilla Spam e Hogre, l’open call ha messo insieme tantissimi artisti, che hanno contribuito alla realizzazione di un evento fruibile a chiunque, divertente, ma ricco di indignazione, e di consueto l’indignazione ha portato a grandi opere d’arte.
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Photo credits: Guerrilla Spam & Vladyart