A due passi dalle Alpi, fino ad ottobre 2015, si ripete l’appuntamento con lo StreetAlps Graffiti Art Festival.
I muri della provincia torinese di Pinerolo e Torre Pellice, le location scelte per la seconda edizione, diventano “tele” su cui numerosi artisti internazionali si alternano per dipingere ciascuno con la propria tecnica e le storie da raccontare.
Questa la line-up di quest’anno:
-Borondo
-Pixelpancho
-Reka
-Pastel
-Elian
-Milu Correch
-Christian Riffel
-Jorit
-CT
-108
Lo StreetAlps è il primo festival nel suo genere ad essere proposto ai piedi della catena montuosa più importante di Europa e la mission, oltre a voler diventare il punto di incontro dell’arte urbana internazionale, è quella di realizzare anno dopo anno, opere col fine di pianificare tour turistici esclusivi propri della zona; un progetto in parte già avviato grazie allo Street Art Tour di Torino.
Lo StreetAlps è frutto della collaborazione tra l’associazione Pigmenti e la residenza dell’artista MissionToArt e la prima edizione ha ricevuto un ottimo riscontro sia da parte del pubblico e sia degli artisti che vi hanno partecipato, alcuni dei quali hanno riconfermato la loro presenza per l’edizione in corso, avviata proprio questo mese.
L’arte di strada della prima edizione è stata documentata con video, fotografie, flyer, 1000 locandine e circa 10mila cartoline distribuite ai turisti per spiegare le opere e il progetto. Numeri importanti se consideriamo che si trattava, appunto, della prima edizione e quest’anno il modus operandi si ripete: pronte circa 20 cartoline 10×15 raffiguranti le nuove opere degli artisti.
Ma torniamo alla nuova edizione del festival. Quest’anno la lista degli artisti internazionali è in continuo aggiornamento e durante la loro carriera, sbirciando le loro biografie, non è difficile intuire che hanno maturato un’esperienza artistica in giro per il mondo a partire dalla loro provincia di nascita, passando per gli Stati Uniti e l’Europa. Ecco alcuni nomi (e opere):
– Borondo (1989)
Spagnolo, cresciuto a Segovia, la sua formazione inizia nel 2003 a Madrid per poi continuare gli studi all’Accademia di Belle Arti di Roma dove espone i primi lavori, oltre a Londra e Parigi.
– Pixelpancho (1984)
Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Albertina per poi completare gli studi a Valencia, il giovane torinese definisce negli anni una tecnica che ha subìto diverse influenze dagli artisti passati, tra cui Salvador Dalì.
Un artista attivo in Europa e negli Stati Uniti.
– Reka
Artista australiano, ma berlinese di adozione, nella sua arte si evince una particolare influenza della cultura pop maturata tra un viaggio e l’altro, dal Giappone a Milano, da Parigi a Brooklyn.
– Pastel
Pittore e architetto, tutt’oggi lavora a Buenos Aires. Quando realizza le opere osserva con attenzione gli spazi su cui raccontare il rapporto tra la natura e l’uomo. Spazi urbani a cui cerca di dare un’identità probabilmente smarrita, attraverso precisi simboli e colori.
– Elian (1988)
Nato e vissuto a Cordoba, in Argentina, i suoi lavori sono forme perlopiù geometriche che con colori accesi e decisi, delimitano con netto distacco sulla superficie quello che resta di un muro e la sua impronta artistica.
– Jorit (1990)
Per metà di sangue olandese, muove i primi passi a Quarto, nella provincia nord di Napoli e ben presto, dopo numerosi viaggi tra New York, Tanzania, Cuba e Australia, Jorit espone nei musei più importanti di Roma e Napoli. Le sue opere, realizzate con una tecnica di alto livello, sono state apprezzate dai critici Vittorio Sgarbi e Achille Bonito Oliva.
– CT
La sua è di certo un’arte basata sui font. Linee e curve che spesso si sovrappongono con sfumature intense, danno origine alla sua firma sui muri in giro per l’Europa, non solo nella sua città: Torino.
– 108 (1978)
Guido Bisagni è il suo vero nome. Di Alessandria, la sua carriera inizia verso la fine degli anni Novanta e figura tra i primi artisti europei a lavorare con forme grandi e astratte che invadono muri abbandonati di San Francisco, Parigi, Londra, Milano, Berlino e New York.
Maggiori informazioni (e photo credits):
StreetAlps Festival: www.streetalps.com
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