Da quando è partito il progetto Urban Lives ho assistito all’esecuzione di tante opere, su poster, su muro, su treni, su supporti di ogni tipo, in occasioni ufficiali o non ufficiali, lavori di singoli artisti o jam.
Questo è esattamente quello che più di tutto volevo fosse il cuore di Urban Lives: vivere l’arte urbana in prima persona.
Non avrei mai potuto immaginare però, una circostanza tanto suggestiva, quale è stata la jam organizzata poco tempo fa da Collettivo FX presso le Ex Officine Reggiane.
In un bellissimo weekend di sole io e Livio Ninni, in compagnia di Collettivo FX e Reve Più, abbiamo esplorato i bellissimi luoghi della street art tra Reggio Emilia e paesi limitrofi: un viaggio di scoperta di una realtà entusiasmante, di cui questo articolo è solo la prima “tappa”.
Ho deciso di iniziare il nostro racconto di parole e di immagini dal “making of”, ovvero dalla jam: venti artisti, locali e non, chiamati a pittare nella cornice delle Ex Officine Reggiane, a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Reggio Emilia. Uno spazio grandissimo, oltre 250mila metri quadrati, i cui primi graffiti risalgono al 2012.
Vi basterà scorrere le foto delle gallery per comprendere non solo la bellezza del posto ma anche l’incredibile quantità di opere presenti: come afferma Collettivo FX “questo posto è un parco giochi per writer e street artist”. E lo è davvero, nel senso più bello del termine.
A contatto con gli artisti presenti abbiamo respirato un’atmosfera bella, allegra, solidale, di grande passione, fatica e lavoro unito al desiderio di confrontarsi, stare insieme.
Questa è la magia degli artisti di Reggio Emilia e dintorni: essere riusciti non solo nell’impresa ammirevole di ridare colore e vita a un posto abbandonato ma anche aver creato “una grande famiglia” (non è un caso la citazione della canzone dei locali Modena City Ramblers), fatta di connessioni tra persone vicine e lontani, amici artisti. Una famiglia sempre pronta ad accogliere nuovi membri, purché armati di passione, creatività e dello spirito giusto, quello che è alla base dell’“unofficial street artist”.
Come affermano loro stessi sulla pagina Facebook Graffiti Reggio Emilia “specifichiamo #unofficialstreetart perché è importante distinguere gli interventi spontanei (cioè non ufficiali) da quelli #officialstreetart, con dietro un’organizzazione (cioè ufficiali con gru e budget) perché crediamo che siano due storie completamente diverse”.
Il pomeriggio di jam è stata quindi prima di tutto un’esperienza ricca da un punto di vista umano ed emozionale: risate, thermos di vin brulè, pasta per tutti, scambi di idee e consigli, foto e anche supporto materiale e tecnico.
Questa è l’arte urbana che piace a noi di Urban Lives, quella che porta non solo colore sui muri ma partecipazione tra persone e sorrisi sui volti della gente.
Di seguito i nomi degli artisti che hanno partecipato alla jam:
Rhiot
Psiko Patik
Random
Hang
Neko
Nemo’s.
Dissenso Cognitivo
Lo Sbieco
ilproff
Wondo
Pepe Coibermuda
Sfiggy
Over
Reni
Lante
Reve
Collettivo FX
ResEBE
Guereza
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Ex Officine Reggiane, jam street art, street art emilia, street art reggio emilia
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