Andreav: graffiti introspettivi sulle sfaccettature dell’anima

Una delle fortune di avere un blog e un progetto sull’arte urbana italiana, con l’intento soprattutto di raccontare le storie degli artisti italiani, è che a volte sono le storie a bussare alla mia porta, e non io a cercarle.
E quando succede con artisti giovani e talentuosi ne sono ancora più felice.
È il caso della storia di Andreav, artista che avevo avuto modo di conoscere virtualmente grazie alle foto e alle testimonianze della Shit Art Fair 2 di Torino dei Guerrilla Spam e grazie a una chiacchierata con Riky Boy.
Ringrazio Andreav per aver scelto di raccontarsi a Urban Lives, condividendo le foto delle sue opere:
Settembre, Meda  Vernice, rulli Maschera tribale, guardiano.
Settembre, Meda
Vernice, rulli
Maschera tribale, guardiano.

Mi chiamo Andrea, ho 19 anni e  da quando ero seduto sui banchi delle scuole elementari e medie i miei libri scolastici hanno sempre subito migliaia di  scarabocchi, fino a quando ho scoperto la bomboletta, a circa 15 anni. Da quel momento sono sempre stato più affascinato all’arte di strada… non ho mai smesso di sperimentare, di cimentarmi in altri metodi espressivi e di scarabocchiare quaderni, ma i graffiti rimangono di gran lunga tra i miei modi di esprimermi preferiti.
Ho sempre amato disegnare puppet, studiare la figura umana cercando di riportare secondo il mio punto di vista i suoi comportamenti. Circa due anni fa ho scoperto l’illustrazione digitale, ma da quasi un anno a questa parte ho rivolto i miei lavori a una chiave di lettura però abbastanza lontana dall’illustrazione a scopo comunicativo.
Sto lavorando sull’interiorità dell’uomo, sulla mente, almeno sulla mia, visto che non mi è ancora possibile conoscere quella altrui: i miei ultimi lavori sono figurativi, ma non sempre possono essere considerati illustrativi.
Sto cercando di utilizzare un linguaggio che secondo me è molto introspettivo, per questo motivo molti dei significati che do ai miei lavori possono essere condivisi o meno. Per ciò che mi riguarda, i miei disegni non scaturiscono né da un’emozione, né da un’insoddisfazione, posso invece considerarli frutto di una riflessione , di un continuo processo di auto-conoscenza che sto effettuando… più mi conosco e più mi sorgono domande, dubbi, insicurezze e questo, il disegno, è uno dei migliori modi che ho per abbatterle e trovare la strada. Una sola strada.
Opere:
Parco del Valentino a Torino
Poster colorato con smalti e spray
In occasione della terza edizione della Shit art fair tenutasi come sempre a Torino ho voluto rappresentare, non andando esattamente nella direzione di molti artisti della Shit art fair, cosa secondo me è la MORTE DELL’ESPRESSIONE. In primissimo piano vediamo una testa classica per terra che guarda il cielo, dagli occhi doloranti fuoriesce sangue: ho voluto usare sempre toni blu/violacei perché mi ricordano smarrimento, profondità, immensità. Tutto il resto della scena si svolge in secondo piano, e può essere liberamente interpretata, facendo attenzione a ogni piccolo particolare però.andreav_shit art fair 3
Agosto, Erba
Spray. Stella polareandreav_stellapolare
Luglio, Cormano, Castello di Zak.

Ho utilizzato unicamente spray
Diciamo che un pò tutti i miei soggetti e pensieri di quest’ultimo periodo girano intorno a questo tipo di raffigurazione. Se devo dire qualcosa su questo pezzo dico che ci ho racchiuso ciò che secondo me è lo smarrimento che prova l’uomo a volte guardando dentro sé. Il blu, il nero infatti sono colori che a me hanno sempre suscitato smarrimento. Ho inserito diversi frammenti di volti come fossero pianeti o stelle appunto ognuno su un’orbita differente, varie sfaccettature dell’anima. 
andreav_galaxy

Cagliari, Luglio 
spray e vernici
Venere (Paolina Bonaparte) 
Questo pezzo è stato realizzato a Cagliari, durante la nostra vacanza post-esame di maturità. Tengo particolarmente a questo disegno, visto che è il primo realizzato in “trasferta” per me.
Ho rivisitato la statua di Canova, durante la realizzazione siamo stati incuriositi dai passanti e dalle loro reazioni. La storia che ha dietro se’ questo pezzo parla di gente “straniera” con cui abbiamo dialogato, avuto un confronto… gente interessata, gente che che ammira, gente che con piccoli gesti e sorrisi rende il tuo “lavoro”, per quanto possa essere chiamato tale, la soddisfazione più grande al mondo.

Andreav_venerecagliari
Cusano, Giugno o Luglio
Spray. Volto.
andreav_cusano

Giugno, al Castello di Zak
Spray

Ho cercato di rappresentare uno dei temi della Bibbia che, soprattutto nelle raffigurazioni che incontriamo nella storia dell’arte, ho sempre trovato affascinante, ovvero il peccato originale.
Fondo rosso per evidenziare proprio il peccato commesso dalla coppia, i contorni sono marcati e le figure sembrano immobili quasi a ricordare la solennità di una statua classica.andreav_castellozak_original sin


Marzo, Milano

Con Riky Boy, spray

Altra raffigurazione del peccato originale, questa volta però ripresa dall’affresco di Michelangelo sul soffitto della Cappella Sistina. Abbiamo cercato di fondere i nostri due modi di esprimerci, accentuando i contrasti che li differenziano.

andreav_original sin 2
Non mi resta che consigliarvi di tenerlo d’occhio, in attesa di incontrarlo di persona e di raccontarvi ancora di lui e delle sue opere.
More from Ivana De Innocentis
Nemo’s si mette a nudo, come i suoi personaggi (Parte 2)
Meriterebbe un articolo a sé un racconto dettagliato di Nemo’s all’opera: l’ho...
Read More
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *