‘Graffiti per pranzo’, la rivoluzione parte dalla tavola: il progetto itinerante, tra ricette tradizionali italiane e murales, dell’artista Hopnn
Qual è il minimo comun denominatore tra ricette della nonna e arte urbana? Sicuramente il dono, il racconto, l’importanza della condivisione. Questi sono gli ingredienti del bel progetto ‘Graffiti per pranzo’ che, l’artista marchigiano con sede a Firenze Hopnn, sta portando avanti a giro per l’Italia da oltre un anno.
‘Tu mi insegni una ricetta tipica del posto, io ti dono un po’ della mia arte’. Così Yuri, con la sua chioma piena di riccioli, e la sua borsa stracolma di colori e poesia si presenta in punta di piedi nelle case delle persone che hanno dato disponibilità a realizzare dal vivo una ricetta della tradizione, ma non solo anche negli spazi autogestiti e nelle comunità perché si sa… più siamo e meglio è!
In mano il suo taccuino dove annota fedelissimo ogni minimo passaggio della ricetta trascrivendo quantità ed ingredienti e riproducendo le varie fasi attraverso il modo che gli viene più naturale, il disegno, l’immagine. Nell’altra una piccola macchina fotografica per rubare qualche scatto alle persone che stanno componendo il suo puzzle di storie, volti, racconti, ricette. Perché, entrando in un luogo così intimo come la cucina, Yuri entra anche un po’ nelle vite delle persone che incontra.
E il tempo scorre in allegria tra un’infarinatura e una frittura, dove tutti fanno a gara per fare qualcosa (anche chi un mestolo in mano non lo ha forse mai tenuto), e si genera così quel flusso di sorrisi e condivisione che passa dalla cucina alla tavola. Ci si conosce, si scambiano aneddoti e sembra quasi incredibile come la cucina ed il piatto colleghino tante vite, storie, presente e passato in un unico file rouge… stesso filo che, posati forchetta e coltello, prosegue nell’arte di Hopnn, dove il rosso fa da padrone e dove l’immagine sintetizza in un unico gesto, che assomiglia quasi ad una danza, l’intera giornata di convivialità.
Ed è così che dopo aver assistito alla preparazione del tipico tortello di patate del Mugello e averlo poi gustato in ogni suo condimento, lo stesso tortello diventa il re della giornata, finendo sulla canotta di un abile pescatore di calamari giganti con esca a due ruote sul muro di casa mia.
Da Modica ad Orsenigo, da Roma a Trieste, la mappa del progetto è stracolma delle X delle tappe conquistate.
“Le città toccate da ‘Graffiti per pranzo’ sono frutto di un lungo lavoro di organizzazione tra me ed i privati, ma anche associazioni culturali, centri sociali, pro loco, festival d’arte o enogastronomici, circoli Arci, squat, centri anziani, tutto per differenziare le esperienze” – come ci racconta lo stesso Yuri proseguendo: “L’attività di cercare contatti la faccio tutta in autonomia tramite passaparola e social. Finora ha funzionato perfettamente, direi solo che andare al sud e trovar date e contatti anche tra sconosciuti è stato molto più facile che andare al nord Italia. Questo forse perché ho poche amicizie al nord o forse davvero perché sono più restii ad aprire le porte, ma una volta entrati in cucina queste differenze svaniscono e non esiste più nord, sud, est, ovest e tutti sono orgogliosi di presentare i propri prodotti tipici come vanto culturale e di rappresentare al massimo i sapori della propria regione”.
“Mi porto dietro tanti aneddoti belli e divertenti – conclude Yuri – dalla ricetta più lunga realizzata a Palermo dove abbiamo preparato la caponata di melanzane e pesce spada a pranzo per gustarla a cena, all’affetto dei ragazzi dell’associazione giovanile di Montelepre che avevano organizzato un servizio televisivo con una TV locale ed è finita che, dopo l’intervista, si è unita anche la troupe televisiva a tavola con noi. E come queste altre mille storie… prima tra tutti rimarrà comunque la signora che non poteva far la pasta fresca perché si era operata da poco, che per me ha fatto uno strappo alla regola e mi ha fatto un kilo di cicatelli, ma di nascosto dal figlio che se la vedeva la sgridava…”.
A giugno per Hopnn sarà la volta della Valle d’Aosta, poi a luglio la cucina si intreccerà con l’altra passione di Yuri, la bicicletta, arrivando su due ruote a toccare Basilicata e Puglia ed infine, ad agosto, chiusura in bellezza nella magnifica Sardegna.
Tutte queste esperienze di scambio saranno raccolte in un libro dove le ricette saranno ‘disegnate’ e corredate dalle fotografie dei muri dipinti di volta in volta da Hopnn, che faranno da filo conduttore. Il tutto riportato con uno stile rapido, linea sottile nera, tratto schizzato che rispecchia la modalità di diario di viaggio. “Vorrei inserire alcune schede in cui propongo le mie ricette, in una rivisitazione personale e giocosa, in modo da alternare le esperienze nelle varie città con le mie personali preparazioni – sottolinea Yuri che continua: “non ho ancora firmato nulla, ma ho forse trovato una casa editrice abbastanza folle da credere in questo prodotto editoriale che sarà un ibrido tra libro di cucina, d’arte, fotografia, monografia, fumetto, illustrazione e non si sa quale forma assumerà alla fine”.
Yuri con il suo progetto riesce insomma a farti ricordare i tempi che furono, dove era naturale fare insieme e ritrovarsi tutti intorno ad una grande tavola. La giornata sa di racconto ma anche di ‘saper ascoltare’, sa di dono, quello spensierato che non si aspetta niente in cambio… e il tutto è così bello ed anacronistico che ti mette quasi in difficoltà e ti fa riflettere sul fatto che forse è ancora possibile invertire la rotta e sovvertire quella che sta diventando in molti casi una triste normalità fatta di pranzi e cene in totale isolamento davanti ad un cellulare o alla TV, perché sì, la rivoluzione può partire anche dalla tavola!
Francesca Nieri
‘Graffiti per pranzo’, il progetto di Hopnn tra arte e cucina italiana
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