Ho avuto il piacere di conoscere Ale Puro nel corso di Paratissima 10 a Torino a novembre 2014, evento di arte contemporanea che ha dato ampio spazio alla street art e a live-painting, tra cui il suo. Dopo averlo visto dipingere dal vivo ho avuto l’occasione di intervistarlo, grazie anche alla sua grande gentilezza e disponibilità.
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I bambini sognanti e spensierati delle tue opere sembrano spesso assorti nel loro mondo, malinconici, quasi emarginati: tu come eri da piccolo? Quale messaggio cerchi di comunicare con le tue opere, ad adulti e bambini?
Da bambino ho vissuto un infanzia serena direi, sempre a fantasticare e con la testa fra le nuvole, così come i miei bambini anche loro completamente persi nelle loro fantasie, nel loro mondo… un mondo fiabesco che va a svanire con il passare del tempo… con loro cerco semplicemente di fermare quegli attimi per poter farli rivivere per un po’.
Ogni disegno racchiude una storia in sé… principalmente cerco di far emergere il bambino che è rimasto in ognuno di noi, con i miei figurativi cerco di trasmettere messaggi diversi, da quelli più diretti a quelli meno. Diciamo che il messaggio che li racchiude un pò tutti è quello di fermarsi per un attimo e pensare, godersi un pò di più le cose di tutti i giorni che molto spesso sono date per scontate
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Grazie al bellissimo progetto Pura Integrazione a Vigevano hai realizzato un’opera muraria dedicata ai temi dell’integrazione insieme ad allievi diversamente abili di una scuola locale: cosa ti ha lasciato questa esperienza?
Il progetto è stato ideato da Giulia la direttrice dell’istituto, che durante un workshop con i suoi ragazzi, lei e la professoressa d’arte Margherita mi hanno proposto questo progetto da realizzare durante la learning week, ottenuto un buon punteggio (ci siamo classificati al 65 posto su 400 e passa), abbiamo avuto i fondi e il via per realizzare il murales con i ragazzi. Il progetto è stato diviso in due parti, la prima a maggio e la seconda ad ottobre.
Una fantastica esperienza che mi ha permesso di passare molto più tempo con i ragazzi e mi ha fatto capire cosa può nascere da un semplicissimo disegno su muro ed è anche un esperienza che ripeteremo sicuramente presto con altri progetti
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Quanto è importante per te l’aspetto sociale dell’arte, in Italia?
L’aspetto sociale dell’arte in generale è importantissimo, secondo me con l’arte, se usata in un certo modo, con una certa sensibilità, si puo raggiungere qualsiasi cosa e abbattere barriere che a volte non sono visibili ma sono delle vere pareti in cemento armato
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Cosa ne pensi del panorama dell’arte urbana nazionale? Quale direzioni speri prenda?
La street art è la corrente artistica del momento e in Italia abbiamo degli esponenti che sono delle colonne portanti di questo movimento. Ormai come direzione è sfociata in tutti i settori… in ogni cosa c’è un pò di street art. Diciamo che preferirei che rimanesse di tutti e non fosse messa su un piedistallo in modo da essere raggiunta solo da certe persone
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Quali artisti attuali e passati consideri tuoi punti di riferimento?
Non so sinceramente chi sia l’artista a cui faccio piu riferimento, vengo molto più colpito dalla poetica che dalla tecnica, seguo tantissimi artisti di epoche e correnti diverse… da Modigliani, Soutin, Dubuffet, Basquiat, Haring, Berruti.. però forse quello che mi piace di piu è Cy Twombly
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C’è stato un momento di svolta nella tua vita personale che ha condizionato fortemente la tua carriera artistica?
Moltissime volte anche senza accorgermene c’è stato qualcosa che ha cambiato il mio punto di vedere le cose e quindi condizionato anche i miei lavori. Sicuramente durante la mia permanenza in India è scattato qualcosa da farmi passare dal lettering al figurativo, perché è li che ho cambiato un pò tutto.
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A cosa pensi quando dipingi? Preferisci stare da solo o in compagnia?
Sai che non lo so, non faccio molto caso a cosa penso mentre dipingo, mi faccio trasportare dalle emozioni. Entrambi. Mi piace molto stare in compagnia ma per non perdermi troppo in chiacchiere forse è meglio che stia solo!
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Tecniche preferite?
Miste
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Caratterialmente e artisticamente come ti descriveresti, con poche parole?
Sono un tipo abbastanza tranquillo che pensa molto… forse alcune volte penso anche troppo!
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Se ti chiedessero di realizzare un’opera per un progetto importante ma che stilisticamente si distacchi radicalmente dalla tua produzione e dai tuoi abituali soggetti, accetteresti?
Ora come ora no, non accetterei, ho sempre cercato di poter dipingere quello che piace a me e seguire una certa logica… poi va be bisogna sempre vedere di che progetto si parli
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Cosa ti hanno lasciato emozionalmente e artisticamente i tuoi viaggi in India e in Messico?
Ho cercato di assorbire il più possibile da entrambe le culture che mi affascinano moltissimo. Posti così tanto diversi tra loro quanto fantastici sia artisticamente che culturalmente non possono far altro che trasmetterti buone esperienze
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Hai già in qualche modo avvicinato tuo figlia al mondo dell’arte?
Nina ha 3 anni, sono già due anni che mi scrive sui muri di casa quindi direi che siamo sulla buona strada, no? 🙂
Comunque penso che sia una cosa automatica… vedendo sia me che la mia compagna dipingere praticamente tutto il giorno, anche a lei ha sempre voglia di mettersi li a pitturare e disegnare… vedremo!
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