Tappa romana del “tour dei matti” di Collettivo FX

Non ho mai fatto segreto quest’anno della mia predilezione per l’arte di strada nata “dal basso”, quella realizzata con passione da artisti che amano non solo dipingere per strada ma lasciare un messaggio, far riflettere, coinvolgere la cittadinanza, raccontare una storia, dialogare con il territorio. Tra gli artisti più attivi in questo senso i miei amici Collettivo FX, con cui ho viaggiato, chiacchierato, pittato, ma soprattutto ho scoperto il reale potere dell’arte di strada: quello di dispensare non solo colore ma anche valori e sorrisi.
Ho scritto tanto di Collettivo FX su Urban Lives ma per chi non li conoscesse penso che qualche numero potrebbe tornare utile, per presentare al meglio loro e il loro lavoro: come riportato sulla loro pagina Facebook “Nel 2015 abbiamo realizzato oltre 160 pezzi di cui una ventina per o in accordo con le istituzioni, gli altri 140 circa spontanei o in accordo con gli abitati e 1 per un festival di street art (Miau a Fanzara in Spagna).
A livello progettuale abbiamo realizzato due viaggi a tema (Dietro ogni matto c’è un villaggio e torno subito tour in bici), tre incursioni nei quartieri (Zen di Palermo, Petrosino e San Berillo a Catania), vari progetti a tema come “La Storia sotto casa (ma chi è….?)”, un mucchio di nuove collaborazioni, molti errori, e nessun piano per il futuro.”

Una delle iniziative più belle del 2015 è stato il tour DIETRO OGNI MATTO C’E’ UN VILLAGGIO:tour di pittanza di un mese durante in quale il Collettivo FX ha girato l’Italia alla ricerca di matti, storie di matti e storie di villaggi. “Perché un matto è tale dentro il suo villaggio. E il villaggio non è tale senza il proprio matto”.
Da Bolzano a Marsala passando per Mantova, Oderzo, Modena, Cotignola, Cesena, Pesaro, Jesi, Teramo, Roma, Napoli, Bonito Irpino, Ariano Irpino, Grassano (MT), Cosenza, Messina, Mazara del Vallo.

La tappa a Roma è stata curata da me, da Urban Lives. Me lo avessero detto qualche mese fa non ci avrei mai creduto. Ma facciamo un passo indietro. E’ inizio novembre quando ricevo un messaggio da Collettivo FX “Ivy ci aiuteresti a trovare un muro a Roma per il tour dei matti? A Roma faremo un omaggio a San Francesco”. 10 giorni di tempo per trovare un muro: mi sembrava un’impresa impossibile. Inizio a girare per Roma, chiedo agli amici, faccio partire un bel passaparola. Alla fine chiedo aiuto su Facebook e lì arriva l’aiuto sperato: a rispondere al mio appello Laura di Officine Fotografiche. Tante richieste e tanti accordi fino all’OK definitivo: il San Francesco nudo può essere dipinto sulla facciata delle Officine Fotografiche a Garbatella, Roma. Soli tre giorni per realizzare un murale imponente, di grande impatto: come scrive Collettivo FX “DIETRO OGNI MATTO C’È UN VILLAGGIO. Tappa 9. SAN FRANCESCO. Roma. Si spoglió e donó le proprie vesti ad un mendicante. Quanto si prese del matto quel Francesco di Assisi? Un grazie gigante a tutti i ragazzi di Officine fotografiche, a Urban Lives e a The Other”.
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Sono stati tre giorni bellissimi, accolti come in una famiglia dalle bellissime persone delle Officine Fotografiche, che hanno dato un valido supporto, hanno trascorso con noi molto tempo e scattato molte delle foto di questo articolo. Un grazie immenso, quindi,  anche da parte mia.
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Per quanto riguarda la realizzazione come sempre tra pittate e chiacchierate il tempo è volato via. Tra i momenti più belli la gioia iniziale di Collettivo FX di trovarsi davanti un muro così grande (una parente gigante piena di finistre “da far sparire”), e la gioia di poter dipingere dal tetto, ma anche le birre al tramonto, il pomeriggio con The Other, da me chiamato e poi coinvolto a contribuire alla realizzazione del disegno. Non ultime le riflessioni sui matti delle città, quelli che nella loro diversità sono portatori di storie, di meraviglia, di cambiamenti. Amati o odiati ma sempre ricordati, impressi nella mente della gente. Personaggi speciali, sopra le righe, a volte geniali ma incompresi, a volte scomodi. Come un San Francesco durante una breve permanenza a Roma, si spogliò dei suoi abiti e dei denari, preso da tutti per un folle.

Ho sempre ammirato San Francesco: al di là della religione fu un sovversivo, un rivoluzionario, un esempio di coraggio e umiltà e di amore per il prossimo e per gli animali. E ora sapere che è lì, che veglia su Roma, che ricorda ai passanti la sua storia e i suoi valori, grazie a Collettivo FX, è una grande gioia.

Se passate per Roma fate un salto a vederlo e ricordatevi non solo del suo di esempio ma di quello di artisti come Collettivo FX, in grado come pochi di dialogare con il territorio, di girare l’Italia con vernice, asta e rullo, seminando e regalando storie, pensieri e personaggi.
Photo credits:
Ivana De Innocentis, Officine Fotografiche Roma, Irene Cacciola


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