Uno degli eventi più interessanti di questo periodo è stato ideato da un artista, un amico, che stimo e supporto da tanto, ovvero Carne. Pur non essendo, purtroppo, stata presente all’evento i suoi racconti mi hanno consentito di seguirlo a distanza, dalla nascita dell’idea fino alla realizzazione.
Come mi racconta l’artista di Gorizia, tutto è nato dalla follia di un paio di persone: riqualificare 6.000 e più metri quadri di un capannone a Cormons, in provincia di Gorizia, adibendone una parte a mercato di modernariato ed antiquariato e l’altra ad eventi culturali di diverso genere, con la speranza che la prima, generi il reddito necessario per il mantenimento dell’intera struttura e che la seconda, diventi punto di richiamo per la struttura stessa. E proprio lui è stato contattato per dare vita al primo step di riqualificazione, con l’idea da parte loro di imbastire una sorta di jam.
Viste le grandi superfici, ma soprattutto l’uso futuro dello spazio, l’artista ha però deciso di cambiare “target” e di invitare artisti a lui vicini e affini, tanto umanamente quanto artisticamente, con l’idea di creare dei lavori lineari che dessero dignità estetica (e non solo) allo spazio abbandonato ma che non fossero troppo impattanti nella logica dell’usufruizione futura.
Da qui è nato “Inverno16”, 4 artisti, Carne, Calmo, The Other e 108, 300 m2 di pareti, un evento che più che, come mi dice Carne, “è stato in primis un mese di ritrovo, bevute, mangiate, uno stare assieme collettivo tra noi, i proprietari ed i visitatori. In questo mese si sono poi aggiunti Paolo Brasa da Bologna e Nista da Taranto per completare un ulteriore superficie. Tutto nato per iniziativa privata, unico sponsor tecnico la Canton Colori di Pordenone, da sempre attiva nel supportare tali iniziative. Non un euro pubblico chiesto e speso per dar vita a tutto ciò. Solo voglia di creare qualcosa di unico ed indipendente in Friuli Venezia Giulia”.
Mi annuncia infine che si sta già progettando un secondo step: Inverno vol 2. Entrare nella palazzina adibita ad uffici e tutt’ora in stato di abbandono per creare una mostra collettiva degli artisti e dei fotografi che hanno collaborato con loro in queste giornate, come Francesca Tuzzi, Marco Zamò e Chiara Srebrenic, installazioni site specific, concerti. Tutto lo staff è aperto a qualsiasi tipo di collaborazione e pronto ad ospitare artisti che abbiamo voglia di proporsi e partecipare a questa sana follia. 6000 m2 di capannoni, una palazzina di 3 piani da riprendersi attraverso l’arte indipendente e libera.
Io, fossi in voi amici artisti, un pensierino ce lo farei.
Maggiori informazioni: Pagina Facebook di Carne / 108
Foto credits: Francesca Tuzzi
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