Quando ho saputo della mostra dei Canemorto li ho contattati subito per capire meglio di cosa si trattava e poi non ho avuto dubbi: ci dovevo essere per forza. E così alla faccia del “per un po’ me ne sto ferma a Roma” (che in fondo non ci credevo nemmeno io) ho preso al volo un biglietto per Milano.
Avevo tra l’altro visto da poco il loro bellissimo e pazzo lungometraggio Amo te Lisboa, ora disponibile anche in versione integrale su Internet, ovvero il racconto, in chiave un po’ surreale, di 60 selvaggi giorni di pittate a Lisbona. 50 muri dipinti e bombing notturni, immagini forti, riprese dai tetti, incursioni in metro e pittate in pieno giorno, immagini che restano davvero impresse. Ma veniamo alla mostra: come mi avevano preannunciato i Canemorto nel corso dell’esposizione è stato proiettato un nuovo video, un cortometraggio, una sorta di sequel “nel quale i tre personaggi del film, tornati a casa, decidono di abbandonare la pittura di strada per intraprendere un’improbabile carriera nel mondo dell’arte contemporanea”.
Ma TOYS non è solo video: i Canemorto hanno lavorato per tre settimane all’interno dello spazio espositivo, producendo una serie di opere inedite che spaziano dalla pittura, alla scultura, tutti legati alla tematica dei “toys”.
Il tratto grezzo, distorto e un po’ disturbante incontra quindi stavolta una tematica più che mai allegra e decisamente spensierata, con un risultato finale davvero surreale.
Insomma, una mostra che a tratti inquieta, a tratti strappa un sorriso ma che in ogni caso colpisce e, non per ultimo, invita a una riflessione. Sì perché, senza anticiparvi troppo, il video ha dei forti richiami agli stacchi di Bologna di cui vi ho già parlato.
I Canemorto, ai quali è stata appunto “staccata” un’opera realizzata a Bologna, hanno voluto rispondere così, a modo loro, alla situazione e alla mostra che verrà realizzata. Quando ho chiesto loro se volevano aggiungere qualcosa mi hanno detto “è tutto qui, in questo video”.
Un motivo in più per andare a vedere TOYS: An infamous contemporary art show by CANEMORTO.
Vorrei infine aggiungere un’opinione personale: i Canemorto possono artisticamente parlando piacere tanto o non piacere affatto, ma hanno il grande merito di essere coraggiosi (e un po’ pazzi), di portare avanti una produzione artistica genuina e selvaggia, fuori dalle convenzioni e dagli schemi e con una grande voglia di comunicare, di stupire, di giocare appunto e di divertirsi, senza prendersi troppo sul serio.
Maggiori informazioni:
Sito ufficiale della mostra
Evento Facebook
INGRESSO LIBERO
Orari: dal 26 febbraio al 26 marzo
Al pubblico: mercoledí e giovedí dalle 15 alle 19
Su appuntamento: info@section80.tv
Foto credits: Walls of Milano e Canemorto
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