Abbiategrasso. Ultima fermata della linea verde. Milano sud, sole caldo e quartiere periferico. Lungo le facciate della vecchia fabbrica di cioccolato tra via Barrili ed Isimbardi si divincola la parete dell’artista 1010 e subito penso all’espressione “breccia nel muro” coniata dallo scrittore britannico Wells, poi ripresa da Huxley per definire una certa forma di evasione dalle strutture della realtà, e alla grandiosità di quest’opera che si emancipa dal concetto di muro per dar vita ad un accesso.
Strato dopo strato, come curve di livello di una cartografia immaginaria che tracciano la mappa di un luogo sconosciuto, i colori si dipanano nella profondità ed invitano lo spettatore/passante ad entrare dentro un intervento murale straordinario, sia per l’interazione con le grosse facciate non cieche, sia per l’estensione lungo due versanti dell’edificio, sia per la sua inconfutabile unicità.
1010_Serendipity from fritz on Vimeo.
Frutto della collaborazione tra Question Mark e 10 a.m. ART che si occupa di arte ottico cinetica e grazie alla volontà degli inquilini dello stabile che hanno finanziato l’intero progetto artistico, il 4 giugno si è inaugurata Serendipity, la prima mostra italiana dell’artista tedesco 1010. All’interno della galleria si possono ammirare le stupefacenti opere tratte dalle serie “limbus”, “portal” e “abyss”.
Parafrasando una celebre frase di Huxley tratta dalle Porte della Percezione “un muro è un muro e solo un muro. Ma questa parete è una parete ed anche una porta”.
Giulia Aiardi
Photo credits: Walls of Milano e Question Mark

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