La nuova serie “Black geometries” di Carne

Torno con grande gioia a parlarvi di Carne: all’interno di spazi abbandonati porta avanti la sua ricerca profonda dell’essere, luce/buio, esoterismo, alla ricerca di qualcosa che vada oltre il codice alchemico “normale”, tematica recentemente molto inflazionata, e che codifichi il tutto così da ottenere il giusto equilibrio estetico concettuale.
Alla fine l’ha trovata: la risposta che ha sempre avuto sotto mano da quando ha studiato il quadrivio era la geometria.
La nuova serie di lavori “Black geometries” Carne riesce nell’intento di codificare finalmente la SUA simbologia alchemica e raggiungere il giusto equilibrio (suo) tra estetica (bellezza “classica”).
Come afferma lui stesso: “a fronte di tale equilibrio sono arrivato a fare lavori simmetrici, io che la simmetria l’ho esteticamente sempre odiata… Lo stile resta il mio, ma molto più, come dire, maturo, almeno per me. Di certo credo sia riconoscibile e non replicato per ora. La geometria… Se pensi è alla base del tutto, le proporzioni della natura, dell’uomo, anche quando disegni uno schizzo di un corpo inizi con componenti di base di per sé geometrici e mille altri esempi. E’ stata utilizzata da migliaia di culture per riassumere concetti, cose, etc etc.
E l’ho fatta mia per riassumere non un singolo concetto, ma un concetto che prende forma con altre componenti geometriche o figurative”.
Interpretazione personale dell’adagio famosissimo del così sopra così sotto. Il corpo preso dal basso rappresenta l’ascensione verso l’alto attraverso la visione prospettica dalla terra verso il cielo, ma è un uomo esterno al vivere terreno, comunque universale, perché il cubo da sempre rappresenta la terra, ed il cerchio in questo caso la luna, il alto oscuro però, quello che non si vede.Di seguito le foto dell’affascinante risultato della sua lunga ricerca:

0125 0028 0019Maggiori informazioni:
www.facebook.com/urbancarne
Foto credits: Francesca Tuzzi
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