Installazione di Moallaseconda nel cuore della città di Prato

Prato, ma potrebbe essere qualsiasi altra città.
Pochi gradi, quelli fra il 6 dicembre e il 6 gennaio scorsi per essere precisi, un panorama umano freddo, distaccato, che si ribella al richiamo dell’arte rimanendo impassibile o addirittura insultandolo. E’ questa la cornice in cui prende vita in Ex Trenne News Three, il nuovo suggestivo lavoro di Moallaseconda, artista di cui vi abbiamo già parlato, che, attraverso la sua installazione apocalittica e inquietante, si impone come essere vivo e resistente in una città addormentata.
Nel video che vi proponiamo viene sintetizzata l’esperienza della performance, che risale a giugno ma, anche se con un po’ di ritardo, non potevamo non raccontarla.
Il video, le cui riprese sono opera degli Influx, mostra lanci di rottami, assi di legno, ferraglie, i rifiuti di una società industriale assemblati pezzo dopo pezzo, giorno dopo giorno, dall’artista, fino al parto di due monoliti dark dalle fattezze aliene che si ergono calando il paesaggio in un’atmosfera da Odissea nello spazio.
L’odissea raccontata è però quella delle città immobili, anestetizzate, dove il sentire umano dell’artista diventa uno squarcio nell’apatia. Nel piattume cittadino va quindi in scena l’omaggio dell’artista ai due neri sacerdoti dell’Arte che Moallaseconda nutre fino al pentimento.

I ritmi noise dell’artista fanno da base all’intera visione, tra frequenze interrotte e picchi di inquietudine, prima dell’epilogo distruttore introdotto da una telefonata inaspettata. Moallaseconda cannibalizza la sua opera, il monumento effimero viene fagocitato dal creatore che smantella, riallinea, differenzia, “rimettendo tutto a posto”… in apparenza.
La scimmia, infatti, riappare e si fa beffe dell’osservatore orinando su ciò che rimane: una triste colonna di parallelepipedi, metafora dell’inscatolamento urbano.
La scimmia pensa, la scimmia fa.
Federica Belmonte